Da Sessa Aurunca a Vallelunga a 300 all'ora: Serao sale ancora sul podio nazionale delle 2 ruote

Duecento cavalli dagli occhi iniettati di sangue, fiammanti e furenti come la bestia alata cavalcata da Odino. Mille esplosivi centimetri cubici di cilindrata e oltre trecento chilometri orari per divorare avidamente lunghe lingue d’asfalto con la rapidità del tuono e tornare a vincere a testa alta. E’ la BMW S 1000 RR di Giacomo Serao, impavido campione motociclista di Sessa Aurunca (Caserta) i cui tratti distintivi ricordano quelli di Thor e del mitico Kenny Roberts. Giacomo Serao, eroe su due ruote di casa nostra,  è il numero 49 della squadra dei “Crazy Rockets”, un team affiatato, dotato di entusiasmo e carica da vendere, già impostosi all’attenzione del pubblico nel 2014 per i ben noti traguardi  nazionali raggiunti. Dopo i successi dello scorso anno, Giacomo si cimenta anche nel 2015 nel Trofeo Italia FMI Classe 1000 Evo, piazzandosi subito in Pole Position di categoria a Vallelunga, lo scorso 24 maggio. A causa di uno sfortunato incidente di gara Serao, però, ha perso punti e posizioni nel Campionato Italiano di Categoria in seguito ai disagi di un infortunio alla spalla destra che gli ha notevolmente ridotto la mobilità del braccio. Dopo sole due settimane scattavano le qualifiche del secondo appuntamento della stagione, sempre a Vallelunga, durante le quali Giacomo, evidentemente provato dallo sciagurato imprevisto e dalle relative penalità, gareggiava evidentemente sottotono. Ma il vento è subito cambiato a favore del pilota casertano quando, dopo una seconda partenza indotta da un successivo incidente, Serao si collocava al secondo posto con evidenza degna di nota. Un risultato di tutto rispetto e una sorta di vittoria che ha riempito di giubilo il cuore di tifosi e appassionati. Soprattutto perché il centauro di Sessa faceva registrare il secondo giro più veloce della competizione, a soli 9 centesimi dal primo. Quando si combatte alacremente, i guerrieri più arditi della battaglia si riconoscono dalla prontezza con cui si rialzano orgogliosamente e, soprattutto, dalla dignità con cui fronteggiano le asperità. A Giacomo Serao non manca certamente l’audacia necessaria a raccogliere le sfide che la sorte avversa talvolta gli lancia, forse per provocarlo e indurlo a dare il meglio di sè. Difatti, durante il terzo round in programma svoltosi sempre nel santuario della velocità di Vallelunga Serao, in sella alla sua rutilante BMW si qualificava, con l’onore di sempre, al terzo posto di Categoria dopo l’ennesima competizione agguerrita, a pochissimi centesimi di secondo dalla prima posizione. Ma Serao e il suo purosangue teutonico erano troppo avidi di riscatto per fermarsi e non lasciarsi sedurre dalla tentazione di ingoiare la pista. E allora hanno voluto affondare il circuito di Vallelunga sotto i deliranti pistoni del motore tuonante della Casa Bavarese, dominando letteralmente un duello finale, follemente spinto ai limiti dello spasmo. Spesso le soddisfazioni sono come treni in corsa che, pur lasciandosi attendere, arrivano inesorabilmente a destinazione. Quella di Giacomo è stato il giro più veloce della gara e il secondo posto nazionale sul podio dove egli, oramai, è eccellenza di casa. Anche se media e riviste sportive sono distratte e drogate dall’isterismo economico e speculativo che gravita attorno al calcio locale e alle sue sottoculturali estensioni, non smetteremo mai di raccontare le prodezze agonistiche degli Uomini che sanno ergersi sulle inquietudini di Terra di Lavoro, sino a trarne linfa vitale. Auspichiamo ardentemente che i successi di Giacomo Serao siano un crescendo colmo di passioni destinate ad imporsi negli animi e a neutralizzare i veleni della sottomessa rassegnazione dominante in tutta la provincia di Caserta.

Evasione record canone Rai a Caserta: non è solo colpa dei contribuenti

Ammonta al 90% la quota degli abitanti in provincia di Caserta che non paga il canone Rai. Lo rende noto un’indagine statistica promossa da un celeberrimo quotidiano nazionale a sfondo economico e finanziario che attribuisce a Terra di Lavoro la maglia nera in ordine al versamento del balzello tv. Il triste primato che si contrappone a quello della provincia di Vercelli dove la totalità degli abitanti è ligia al suddetto dovere, va comunque approfondito. Evasione ed elusione fiscale, difatti, sono strettamente legate al contesto socio culturale in cui i contribuenti sono costretti a vivere. In Campania come in Sicilia il sentore della presenza dello Stato è meno consistente di quello degli innumerevoli sprechi e delle ambigue commistioni affaristiche  che esso propone, unitamente agli enti locali. Non è sicuramente una buona ragione per non uniformarsi all’obbligo contributivo ma, dal momento che i casertani non fanno altro che stringere la cintola da tempo immemore o emigrare, non è neppure incomprensibile. “Solitamente le persone, pur di sopravvivere, si adattano passivamente alle sollecitazioni provenienti dall’ambiente in cui vivono”, spiega la dottoressa Marilena Formato, psicologa, invocando le argomentazioni specialistiche del noto studioso svizzero Jean Piaget. L’evasione del canone Rai come di molti altri tributi nella nostra provincia, fatte le dovute eccezioni, si configura come un verosimile segnale di malessere e disagio lanciato dalla società alle istituzioni che dissipano sempre più spesso i sacrifici dei contribuenti, il loro lavoro e le loro rinunce. Inoltre la tecnologia streaming molto cara ai casertani consente di guardare la tv con diversi supporti multimediali che oltrepassano l’apparecchio televisivo, imponendo una radicale rivisitazione dei criteri contributivi. Si può infine concludere che un servizio mediatico più estraneo alla strumentalizzazione politica locale e nazionale e, al tempo stesso, più vicino alle rivendicazioni popolari risulterebbe certamente più credibile e auspicabile.

Politica locale e nazionale, una questione di pezze e corna

 

Lettori, amici e colleghi mi hanno chiesto di commentare e recensire l’infausta trovata che “cornifica” in qualche modo la meravigliosa e ahimè decadente reggia vanvitelliana. Questo è il mio pensiero espresso fuori dai denti senza edulcorazioni né remore di sorta. Un penosissimo tentativo di  volgarissima autocelebrazione della leadership amministrativa di questa città martoriata dall'incuria e dall'ipocrisia di chi la governa con esecrabile sciatteria. Un oltraggioso orpello della peggiore sottocultura esistente svenduta a cuor leggero da megalomani travestiti da cioccolatai farfuglianti e bavosi. Il cascame sudicio e putrescente di poveracci piccini piccini che ignorano il metodo della scrittura, la civiltà e il buonsenso. Obbrobrio di sbandati cavernicoli avidi di denaro pubblico che farebbero meglio a sottoporsi alla scure di Procuste invece di ridacchiare bivaccando oziosamente tutte le mattine dinanzi ai bar in compagnia di sacerdoti parolai e nullafacenti. Mai casertano conobbe un declino così drammatico come quello avvertito in ordine all’attuale amministrazione. D’altronde nemmeno ministri, sottosegretari, esponenti di partito, portaborse e leccapiedi dell’odierno sistema politico nazionale sono in qualche modo sdoganabili. Spendiamo quasi 2 miliardi di euro al mese per sostenere una massa di parassiti senza dignità che nascondono le proprie escrescenze ossute nei vessilli stellati di un’Europa che affonda nel debito e nell’usura, inasprita da burocrati e banchieri senza scrupoli né decoro. Assistiamo impotenti al trionfo di una giustizia ellittica e irreale che si trastulla nell’autoreferenzialità di giudici e lestofanti in giacca e cravatta beffardi, latitanti e soprattutto raccomandati. Impossibile condonare ruberie e latrocini a questa gentaglia che si blinda nelle proprie immunità forte di ruoli e rendite di posizione acquisite a colpi di marchette e mazzette. Ancor più inaudito che sia proprio questa pletora di manigoldi a puntare il dito grondante di sangue ancora caldo e innocente contro faticatori solerti e indefessi colpevoli solo di onorare idee di libertà e patriottismo. Impossibile accreditare il perbenismo di siffatti pezzenti che si illudono di lavare le proprie colpe arrestando per furto aggravato chi ha saputo dimostrare pubblicamente che non corrono più differenze di sorta fra un bisunto straccio marcescente e quello che resta di un’unione senza futuro, quella europea. Se corna e depravazioni fossero risorse economiche e produttive, le politiche locali e quelle nazionali sarebbero gesta eroiche di cui andare fieri con inarrestabile orgoglio. La realtà suggerisce nostro malgrado che si tratta piuttosto di residuati agonizzanti ed evirati, millantatori deliranti pieni solo della loro pochezza, dei quali non ci vergogneremo mai abbastanza per aver osato definirli “uomini”.

Il teatro socio culturale incontra le scuole e la popolazione di Caserta

Una fitta serie di appuntamenti teatrali a sfondo culturale e didattico è in programma al Multisala Duel di Caserta, a partire dal 16 dicembre 2013 sino al 26 marzo del 2014. Gli spettacoli di notevole interesse socio culturale sono principalmente diretti alle scolaresche della provincia di Caserta di differente ordine e grado, ma anche al grande pubblico aperto ai classici della letteratura e sono targati “Artisfabrica Produzioni di Roma”. La dinamica produzione teatrale romana vanta la direzione artistica di un ragguardevole attore e regista casertano, Massimiliano Dau,  già protagonista di numerosi sceneggiati e film al fianco di attori del calibro di Valerio Mastandrea (Velocità Massima), Franco Nero (Masaniello), Massimo Dapporto (Il Generale dei Briganti in onda su raduno nel 2012). L’artista Massimiliano Dau svolge da tempo immemore con devota passione un’attività instancabile di recitazione, regia ed insegnamento teatrale apprezzata e riconosciuta in tutti i teatri d’Italia. L’artista casertano Massimiliano Dau si contraddistingue per il  viscerale sentimento profuso nella recitazione, la ricerca interiore e l’interpretazione dei ruoli in chiave innovativa e spiccatamente personale, con particolare premura per l’indagine introspettiva di fatti e personaggi storici narrati. Il vero punto di forza delle succitate chermesse in programma è a parere di chi scrive (amico di vecchia data dell’artista casertano), la socialità del teatro e la sua fruibilità immediata da persone di diversa età e formazione, disposte a cogliere con entusiasmo e autenticità aspetti evolutivi, emotivi e ricreativi dell’arte teatrale dinamicamente elevata a laboratorio di crescita e sviluppo umano. Tre sono gli appuntamenti squisitamente casertani. Si comincia con la rappresentazione dell’Odissea lunedì 16 dicembre 2013 alle ore 10.30 (Multisala Duel di via Borsellino). Si prosegue con i “Promessi Sposi” venerdì 14 febbraio 2014  ore 10.30 (Duel) e si termina con “La Rivoluzione Francese” mercoledì 26 Marzo 2014, ore 10.30 sempre al Duel. Tra gli interpreti, oltre allo stesso Dau ricordiamo Fabio Troiano, Luciano Giugliano, Mario Focardi, Claudia Amendola, Alessandra Cavallai e Michele Fazzitta. Dunque è proprio il caso di augurare buon divertimento a tutti e di rimandare coloro che volessero apprezzare il teatro di Massimiliano Dau anche a Napoli e Benevento al sito www.casertanewseconomia.jimdo.com/caserta-cultura-spettacoli/